C-O-L-P-E, OSSIA COME SCRIVERE I NUMERI

 

   Ermellinissimi ed ermellinissime,

ma come facciamo a SCRIVERE i numeri?

Oltre a utilizzare le cifre arabe possiamo scrivere i numeri in altri modi.

Per ricordare le 5 (CIFRE) modalità di scrittura dei numeri, possiamo usare le unità, le decine, e così via (ORDINI E CLASSI).


Possiamo scrivere che abbiamo fatto quattro passi (LETTERE). La scrittura in lettere è utile, per esempio, nel compilare un assegno, o spedire un bollettino postale.

Se dovessimo spiegare come “dire” un numero, escludendo i numeri sino a venti, potremmo aver bisogno della scrittura POLINOMIALE.

Un altro modo per scrivere i numeri è quello usato dagli scienziati per numeri di classi molto elevate (miliardi di miliardi, per esempio) o per numeri decimali con molte cifre dopo la virgola. Questa forma di scrittura dei numeri è detta FORMA ESPONENZIALE. Gli scienziati solitamente tengono in considerazione solo la prima cifra significativa, ossia che non sia zero.

Ricapitoliamo con un acronimo: C-O-L-P-E

C – CIFRE

O – ORDINI E CLASSI

L – LETTERE

P – FORMA POLINOMIALE

E – FORMA ESPONENZIALE

 

Facciamo un esempio con il numero 32 974

C – CIFRE

Scrivendo i numeri con le cifre dovremmo partire da destra verso sinistra. In altre parole prima avremmo dovuto scrivere il 4, poi, alla sua sinistra il 7 e così via. La prima cifra che, teoricamente, si scrive è quella delle unità.

Nella pratica di tutti i giorni, tuttavia, quasi sempre scriviamo da sinistra a destra. Il numero si scrive esattamente:

32 974

O – ORDINI E CLASSI

Per scrivere con ordini e classi, partiamo dalle unità (u). A sinistra si trovano le decine (da). Ancora più a sinistra le centinaia (h). queste tre cifre formano la classe delle UNITA’ SEMPLICI.

Segue la classe delle MIGLIAIA, indicata con “k”, quella dei MILIONI (M) e dei MILIARDI (G).

Ogni classe, composta da tre ordini, è distinta dalle altre mediante uno spazio o un puntino. In Italia il “puntino separatore” si scriveva in alto. Il numero nell’esempio è scritto con uno spazio separatore. Potevamo scriverlo così:

 32 . 974

Oppure con il puntino in basso, così:

32 . 974

Questo modo, tuttavia, può essere frainteso. Il puntino separatore messo in basso, nel mondo anglofono, ma non solo, è equiparato alla nostra virgola e serve per separare la parte intera dalla parte decimale di un numero.

Se troviamo il puntino separatore o lo spazio separatore dovremo cambiare classe.

Il numero, scritto per ORDINI E CLASSI, diventa una ADDIZIONE, scritta partendo dalle unità:

4 u + 7 da + 9 h + 2 uk + 3 dak

Il puntino separatore si è trasformato in un segno “più” di colore differente.

L – LETTERE

Il numero si legge da sinistra a destra, proprio utilizzando ordini e classi. Vediamo come si procede:

3 sono decine, quindi questa cifra si legge TRENTA

2 sono unità: si legge DUE

Il segno più scritto in rosso indica che sono la classe delle migliaia. Questa classe, tranne qualche eccezione, si legge MILA

9 sono centinaia: si legge NOVECENTO

7 sono decine: si legge SETTANTA

4 sono unità: si legge QUATTRO

Ora scriviamo il numero consecutivamente:

                      TRENTADUEMILANOVECENTOSETTANTAQUATTRO

P – FORMA POLINOMIALE

Per scrivere in forma polinomiale, ossia con “molte regole”, oppure, secondo alcuni, con “molti nomi”, riprendiamo il numero come lo abbiamo scritto per ordini e classi:

4 u + 7 da + 9 h + 2 uk + 3 dak

Primo passaggio: separiamo, con parentesi tonde, i vari ordini:

(4 u) + (7 da) + (9 h) + (2 uk) + (3 dak)

Secondo passaggio: mettiamo un segno di moltiplicazione (“x”, oppure, come sarebbe meglio, “”) tra le cifre e gli ordini:

(4 u) + (7 da) + (9 h) + (2 uk) + (3 dak)

Terzo passaggio: trasformiamo gli ordini nel loro valore in base decimale.

Quanto vale “u”? Vale 1!  E “da”? Vale 10. “h”? Vale 100. “uk”? Vale 1 000. “dak”? Vale 10 000.

Scriveremo come segue:

(4 1) + (7 10) + (9 100) + (2 1 000) + (3 10 000)

E – FORMA ESPONENZIALE

Per scrivere in forma esponenziale, partiamo dalla forma polinomiale:

(4 1) + (7 10) + (9 100) + (2 1 000) + (3 10 000)

Poiché usiamo un sistema di numerazione decimale, per scrivere in forma esponenziale, sono necessarie le POTENZE DI DIECI.

Primo passaggio: trascriviamo la forma polinomiale mettendo, dopo il segno “”, il numero 10.

Ecco cosa otterremo:

(4 10) + (7 10) + (9 10) + (2 10) + (3 10)

Se lasciamo il numero scritto in questo modo, ovviamente, abbiamo sbagliato.

Secondo passaggio: osserviamo il numero di CIFRE ZERO che abbiamo scritto DOPO IL SEGNO DI MOLTIPLICAZIONE, nella forma polinomiale.

(4 1) ci sono 0 cifre zero dopo il segno “”.     Scriveremo:       (4 100)

+ (7 10) si vede 1 cifra zero                                     Scriveremo:       + (7 101)

+ (9 100) si vedono 2 cifre zero                             Scriveremo:        + (9 102)

+ (2 1 000) si vedono 3 cifre zero                         Scriveremo:        + (2 103)

+ (3 10 000) si vedono 4 cifre zero                      Scriveremo:        + (3 104)

Terzo passaggio: scriviamo tutto consecutivamente:

(4 100) + (7 101) + (9 102) + (2 103) + (3 104)

Al solito, ecco l’oramai fatidico ermellinistico enigma:

Se leggiamo l’inizio del libro “I promessi sposi”, di Alessandro Manzoni, possiamo rintracciare un numero, scritto per classi e ordini. Di quale numero si tratta?

<<Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all’occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l’Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l’acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni. La costiera, formata dal deposito di tre grossi torrenti, scende appoggiata a due monti contigui, l’uno detto di san Martino, l’altro, con voce lombarda, il Resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila>>

…Forse dovrete anche eseguire una addizione.

Prof. Lino Hermel



Commenti

  1. Una Persona ha proposto, come risultato 10. ...Ehm... Iniziamo a cercare i numeri presenti: il primo numero che possiamo leggere è anche il più difficile da individuare. "Mezzogiorno": di che numero stiamo parlando? Mi sembra che Una Persona sia lontana dalla corretta soluzione. HL

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  2. Risposte
    1. ...Ehm... "Mezzogiorno" a quale numero corrisponde?
      E dopo il "Due" di "due catene", se fossero frazioni, sarebbe "DUE catene NON Interrotte", quindi DUE NONI. Se, come scritto, sono classi e ordini, dovrò cercare un "simbolo" dopo il "due". Qual è il primo simbolo di classe o ordine presente? HL

      Elimina

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