STORIA DELLO ZERO - SECONDA PARTE

   Ermellinissimi ed ermellinissime,

continuiamo con la “Storia dello zero”. Incontreremo il secondo personaggio famoso (almeno famoso per i matematici): Al-Khwarizmi.

3)      L’ARABO AL-KHWARIZMI DIVULGA IL METODO IMPARATO DAGLI INDIANI

4)      GLI ARABI COMMERCIANO CON GLI EUROPEI

Muhammad ibn Musa Al-Khwarizmi nacque attorno all’anno 780 circa e morì dopo l’anno 850.

Secondo lo studioso Jarir Al-Tabari nacque a Qutrubbulli, un piccolissimo paesino vicino a Baghdad. Secondo altri studiosi il luogo di nascita fu Kath.



Mentre lavorava come traduttore alla Casa della Sapienza (“Bayt Al-Hikma”), gli fu portato un antico testo indiano in cui si spiegava il sistema posizionale decimale.

Scrisse numerosissimi libri di matematica, geografia, storia. Il più famoso è “Algebra”. Altre opere importanti sono: “Libro del calcolo con i numeri indiani”, “Libro dell’addizione e della sottrazione secondo il calcolo degli indiani”.

Al seguente link potete visionare una copia del libro “Algebra”:

 

https://archive.org/details/aljabar_alkhwarizmi/page/n9/mode/2up

 

I suoi lavori furono ritrascritti da numerosi studiosi. Le cifre “arabe” e il sistema di numerazione decimale posizionale furono introdotti in Europa, tramite l’invasione della Spagna da parte dei Mori che era iniziata

Lo studioso Al-Uqlidisi, nel 952, scrisse a Damasco il “Libro delle sezioni sull’aritmetica indiana”. Fu questa opera che introdusse in Europa anche i numeri decimali, grazie a

Da loro il monaco Gerbert d’Aurillac apprese il metodo di calcolo e, divenuto papa nel 999 col nome di Silvestro II, iniziò ad introdurlo in Italia e Francia.

Non ebbe, tuttavia, grande successo. Addirittura l’Università di Padova impedì l’utilizzo dello zero nel prezzo dei libri. Si riteneva, infatti, che ci potessero essere degli imbrogli, trasformando la cifra 0 in un 6 o un 9, semplicemente mettendo un trattino curvo sopra o sotto lo zero.

Solo nel 1138, in Sicilia, Ruggero II coniò le prima monete con le cifre arabe. Questo avrebbe consentito maggiore facilità negli scambi commerciali tra Sicilia e arabi.

Ecco una delle monete di Ruggero II:



È possibile vedere chiaramente il numero 20 che indica il valore della moneta.

 

Ed ora il solito enigma ermellinistico:

 

<< Consideriamo nell’alfabeto italiano, quindi senza j,k,x,y,w, la posizione di ogni lettera. Per cui, come esempio, la lettera A corrisponde al numero 1. È possibile scrivere, utilizzando le parentesi e le quattro operazioni aritmetiche, almeno una espressione in cui VENTI=1? In questo caso NON è possibile cambiare l’ordine dei numeri!>>

 

                                                                                                                              Prof. Lino Hermel

 

 

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