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STORIA DELLO ZERO - TERZA PARTE

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   Ermellinissimi ed ermellinissime, prosegue la “Storia dello zero”, con la terza, ma non ultima, parte. 5)        L’ITALIANO LEONARDO FIBONACCI DIVULGA IL METODO “ARABO” 6)        LA CITTÀ DI PISA OFFRE A FIBONACCI UNA PENSIONE PER INSEGNARE MATEMATICA 7)        FIBONACCI SCRIVE IL LIBER ABACI Leonardo Pisano Fibonacci nacque a Pisa nel 1170 circa e morì nella stessa città, probabilmente, nel 1242. Sia “Pisano” sia “Fibonacci” sono soprannomi. Era noto anche come Leonardo Bigollo. Evidentemente “Pisano” deriva dalla città in cui visse ed insegnò Leonardo. “Fibonacci”, molto probabilmente, deriva da “figlio di Bonacio”, “Bonaccio” o “Bonifacio”, il soprannome di suo padre. Il nome del papà, molto probabilmente, era, in realtà Guglielmo. Guglielmo era un mercante che viaggiava spesso con il figlio, in particolare in Algeria, nella città di “Bugia” (Bejaia). In questi viaggi Guglielmo era una sorta di “ambasciatore” o, forse meglio, funzionario della città. Per quest

STORIA DELLO ZERO - SECONDA PARTE

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   Ermellinissimi ed ermellinissime, continuiamo con la “Storia dello zero”. Incontreremo il secondo personaggio famoso (almeno famoso per i matematici): Al-Khwarizmi. 3)      L’ARABO AL-KHWARIZMI DIVULGA IL METODO IMPARATO DAGLI INDIANI 4)      GLI ARABI COMMERCIANO CON GLI EUROPEI Muhammad ibn Musa Al-Khwarizmi nacque attorno all’anno 780 circa e morì dopo l’anno 850. Secondo lo studioso Jarir Al-Tabari nacque a Qutrubbulli, un piccolissimo paesino vicino a Baghdad. Secondo altri studiosi il luogo di nascita fu Kath. Mentre lavorava come traduttore alla Casa della Sapienza (“Bayt Al-Hikma”), gli fu portato un antico testo indiano in cui si spiegava il sistema posizionale decimale. Scrisse numerosissimi libri di matematica, geografia, storia. Il più famoso è “Algebra”. Altre opere importanti sono: “Libro del calcolo con i numeri indiani”, “Libro dell’addizione e della sottrazione secondo il calcolo degli indiani”. Al seguente link potete visionare una copia del libro

STORIA DELLO ZERO

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   Ermellinissimi ed ermellinissime, dopo molti impegni ermellinistici, finalmente riprendiamo a parlare di matematica. Come? Semplicemente con la “Storia dello zero”, altresì nota come “Storia delle cifre arabe”. Riassumiamo a grandi linee cosa può essere successo e in quale modo i numeri arabi sono giunti sino a noi. STORIA DELLO ZERO 1)       L’indiano Brahmagupta scopre lo zero 2)       Gli indiani commerciano con gli arabi 3)       L’arabo Al-Khwarizmi divulga il metodo imparato dagli indiani 4)       Gli arabi commerciano con gli europei 5)       L’italiano Leonardo Fibonacci divulga il metodo “arabo” 6)       La città di Pisa offre a Fibonacci una pensione per insegnare matematica 7)       Fibonacci scrive il Liber Abaci 8)       In molte parole italiane rimangono tracce di questa storia Al seguente link troverete un articolo del grandissimo divulgatore scientifico e giornalista ischitano Pietro Greco (20 aprile 1955-18 dicembre 2020): https://www.sci

C-O-L-P-E CON I DECIMALI

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   Ermellinissimi ed ermellinissime, anche per i numeri decimali dobbiamo usare C-O-L-P-E. Ci sono, tuttavia, alcune differenze, rispetto ai numeri naturali. Ricapitoliamo: C-O-L-P-E C – CIFRE O – ORDINI E CLASSI L – LETTERE P – FORMA POLINOMIALE E – FORMA ESPONENZIALE Facciamo un esempio con il numero 19,207 C – CIFRE Scrivendo i numeri con le cifre dovremmo partire dalle unità. In altre parole prima avremmo dovuto scrivere il 9, poi, alla sua sinistra il numero 1. Successivamente avremmo dovuto scrivere le cifre decimali, da sinistra verso destra. Un poco complicato. E infatti, salvo rare eccezioni, scriviamo da sinistra verso destra. Il numero si scrive: 19,207 O – ORDINI E CLASSI Per scrivere con ordini e classi, questa volta, NON partiamo dalle unità (u). Con i decimali partiamo dalla cifra più a destra. In questo caso è la cifra 7 dei millesimi ( m ). Alla sinistra, subito dopo, troviamo la cifra 0 dei centesimi ( c ), poi il 2 dei decimi ( d ).

C-O-L-P-E, OSSIA COME SCRIVERE I NUMERI

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     Ermellinissimi ed ermellinissime, ma come facciamo a SCRIVERE i numeri? Oltre a utilizzare le cifre arabe possiamo scrivere i numeri in altri modi. Per ricordare le 5 (CIFRE) modalità di scrittura dei numeri, possiamo usare le unità, le decine, e così via (ORDINI E CLASSI). Possiamo scrivere che abbiamo fatto quattro passi (LETTERE). La scrittura in lettere è utile, per esempio, nel compilare un assegno, o spedire un bollettino postale. Se dovessimo spiegare come “dire” un numero, escludendo i numeri sino a venti, potremmo aver bisogno della scrittura POLINOMIALE. Un altro modo per scrivere i numeri è quello usato dagli scienziati per numeri di classi molto elevate (miliardi di miliardi, per esempio) o per numeri decimali con molte cifre dopo la virgola. Questa forma di scrittura dei numeri è detta FORMA ESPONENZIALE. Gli scienziati solitamente tengono in considerazione solo la prima cifra significativa , ossia che non sia zero . Ricapitoliamo con un acronimo: C-O-