C-O-L-P-E CON I DECIMALI

   Ermellinissimi ed ermellinissime,

anche per i numeri decimali dobbiamo usare C-O-L-P-E.

Ci sono, tuttavia, alcune differenze, rispetto ai numeri naturali.

Ricapitoliamo: C-O-L-P-E

C – CIFRE

O – ORDINI E CLASSI

L – LETTERE

P – FORMA POLINOMIALE

E – FORMA ESPONENZIALE

Facciamo un esempio con il numero 19,207

C – CIFRE

Scrivendo i numeri con le cifre dovremmo partire dalle unità. In altre parole prima avremmo dovuto scrivere il 9, poi, alla sua sinistra il numero 1. Successivamente avremmo dovuto scrivere le cifre decimali, da sinistra verso destra.

Un poco complicato. E infatti, salvo rare eccezioni, scriviamo da sinistra verso destra. Il numero si scrive:

19,207

O – ORDINI E CLASSI

Per scrivere con ordini e classi, questa volta, NON partiamo dalle unità (u).

Con i decimali partiamo dalla cifra più a destra. In questo caso è la cifra 7 dei millesimi (m).

Alla sinistra, subito dopo, troviamo la cifra 0 dei centesimi (c), poi il 2 dei decimi (d).

Solo a questo punto ritroviamo le 9 u e 1 da.

Come avrete notato, sebbene non sia obbligatorio, i simboli delle cifre di UNITÀ DECIMALI sono sottolineate. È possibile anche mettere un trattino SOPRA al simbolo.

Questo per evitare di confondere i millesimi con i metri, i centesimi con il simbolo della velocità della luce, i decimi con il simbolo di diametro o di distanza.

È necessario ricordarsi SEMPRE della virgola, per separare le unità semplici dalle unità decimali del numero.

Il numero, scritto per ORDINI E CLASSI, come per i numeri interi, diventa una ADDIZIONE, scritta, questa colta, partendo dalla cifra più a destra, ossia, in questo caso, dai millesimi:

7 m + 0 c + 2 d + 9 u + 1 da

È possibile, ma non obbligatorio, scrivere il segno “+” che separa le cifre decimali dagli interi, in un altro colore. Il segno “+” colorato rappresenta la virgola nel numero di partenza.

L – LETTERE

Il numero si legge da sinistra a destra, proprio utilizzando ordini e classi. Vediamo come si procede:

1 sono decine, quindi questa cifra si legge DIECI

9 sono unità: si legge NOVE.

In questo caso si tratta di un numero minore di 20. Leggiamo DICIANNOVE

Il segno più, scritto in colore, indica la virgola. La virgola, a parte rare eccezioni, si legge E.

2 sono decimi: alla sua destra troviamo un’altra cifra. Si tratta di uno zero.

0 sono centesimi: alla destra dei centesimi, troviamo una cifra diversa da zero.

7 sono millesimi.

Non ci sono più cifre decimali. CON I DECIMALI SI LEGGE SOLO L’ORDINE MINORE!

In questo caso dovremmo dire ………. MILLESIMI.

Quanti sono i millesimi, in questo esempio? Sono 207!

Dovremo quindi dire DUECENTOSETTE MILLESIMI.

Scriviamo prima il numero a sinistra della virgola: DICIANNOVE.

Poi la virgola: E.

Per finire i millesimi: DUECENTOSETTE MILLESIMI.

Il numero NON sarà scritto consecutivamente.

Scriviamo il tutto:

DICIANNOVE E DUECENTOSETTE MILLESIMI

P – FORMA POLINOMIALE

Per scrivere in forma polinomiale, ossia con “molte regole”, oppure, secondo alcuni, con “molti nomi”, riprendiamo il numero come lo abbiamo scritto per ordini e classi:

7 m + 0 c + 2 d + 9 u + 1 da

Primo passaggio: separiamo, con parentesi tonde, i vari ordini:

(7 m) + (0 c) + (2 d) + (9 u) + (1 da)

 

Secondo passaggio: mettiamo il segno di moltiplicazione “” tra le cifre e gli ordini:

(7 m) + (0 c) + (2 d) + (9 u) + (1 da)

Terzo passaggio: trasformiamo gli ordini nel loro valore in base decimale.

Quanto vale “m”? Vale 1 millesimo, ossia 0,001!  E “c”? Vale 1 centesimo, ossia 0,01. “d”? Vale 1 decimo, ossia 0,1. Proseguiremo con unità e decine.

Scriveremo come segue:

(7 0,001) + (0 0,01) + (2 0,1) + (9 1) + (1 10)

E – FORMA ESPONENZIALE

Per scrivere in forma esponenziale, come per i numeri naturali, partiamo dalla forma polinomiale:

(7 0,001) + (0 0,01) + (2 0,1) + (9 1) + (1 10)

Anche in questo caso, per scrivere in forma esponenziale, sono necessarie le POTENZE DI DIECI.

Primo passaggio: trascriviamo la forma polinomiale mettendo, dopo il segno “”, il numero 10.

Ecco cosa otterremo:

(7 10) + (0 10) + (2 10) + (9 10) + (1 10)

Se lasciamo il numero scritto in questo modo, anche in questo caso, abbiamo sbagliato.

Secondo passaggio: osserviamo il numero di CIFRE ZERO che abbiamo scritto DOPO IL SEGNO DI MOLTIPLICAZIONE, nella forma polinomiale.

ALLE CIFRE IN CUI E’ PRESENTE LA VIRGOLA SI AGGIUNGE UN SEGNO MENO ALL’ESPONENTE

(7 0,001) ci sono 3 cifre zero dopo il segno “”. MA SONO CON LA VIRGOLA! 

Scriveremo: (7 10-3)

+ (0 0,01) si vedono 2 cifre zero, ma con la virgola. Quindi con il segno meno! 

Scriveremo: (0 10-2)

+ (2 0,1) si vede 1 cifra zero, con il segno meno all’esponente. 

Scriveremo: (2 10-1)

+ (9 1) non si vedono cifre zero                            

Scriveremo: (9 100)         

+ (1 10) si vede 1 cifra zero                     

Scriveremo: (1 101)         

Terzo passaggio: scriviamo tutto consecutivamente:

(7 10-3) + (0 10-2) + (2 10-1) + (9 100) + (1 101)

Ecco l’enigmistico enigma ermellineo:

                               

© Cathan Moore

In uno zoo, veramente un poco malfamato, ho recentemente trovato il seguente cartello:

<<CONSENTITE IENE SEMIVIVE. NON MI ADDOMESTICARE I VITELLI!>>

Sono due numeri decimali che corrispondono al prezzo di ingresso per ragazzi e adulti. Quanto costa un ingresso ridotto? E il biglietto per un adulto? Se qualcuno risponde correttamente, dicono, riceve in omaggio un ingresso gratuito. Io, sinceramente, non ci credo molto! E voi?

Prof. Lino Hermel

 



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