ORDINE ALFABETICO

 

Ermellinissimi, nonché ermellinissime,

dopo aver messo in ordine crescente e decrescente, ora proviamo l’ORDINE ALFABETICO.

In italiano l’ordine corretto è il seguente:

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Quelle scritte in rosso sono considerate “LETTERE STRANIERE”. In realtà si tratta solamente di lettere che, in italiano, sino a qualche tempo fa, si usavano poco.

Chi non conosce l’ex di un’amica?

Già in latino venivano usate alcune lettere “straniere”:

k in Karthago, ossia Cartagine. Questa lettera divenne desueta, poco usata e ritenuta non strettamente necessaria

X, appunto in ex, ossia fuori

Y, in myrtum, mirto, oppure hydra, l’idra di Ercole. Eccola in un dipinto di Antonio del Pollaiolo.

                                     

Le lettere J e W entrarono nel vocabolario dopo la fine dell’impero romano.

Pure la lettera U non era utilizzata. Al suo posto si metteva la V.

Una volta imparato l’ordine alfabetico, è sufficiente, se l’ordine è ALFABETICO, ossia “crescente”, partendo dalla A alla Z, inserire le parole che iniziano con A, poi con B, e così via.

Se l’ordine è ANTIALFABETICO, si dovranno scrivere prima le parole con Z, poi con Y, e così via.

Se due parole iniziano con la stessa lettera, si deve considerare la seconda lettera da sinistra. E, a seguire, le lettere successive. In caso di “parità”, si deve mettere prima la parola che ha meno lettere.

Con un esempio:

BUE   ZANZARA   COCCINELLA   ANTILOPE    ANTILOCAPRA     PESCE    PESCEGATTO

In ordine alfabetico dovrò inserire ANTILOPE oppure ANTILOCAPRA. La prima lettera A è uguale in entrambe le parole. Così pure la seconda e sino alla sesta. La settima è differente. In ANTILOCAPRA è la C, in ANTILOPE è la P. Quindi scriverò prima ANTILOCAPRA, poi ANTILOPE.

Ora seguo l’ordine alfabetico:

ANTILOCAPRA   ANTILOPE   BUE   COCCINELLA  

Ed ora? Ci sono due parole con cinque lettere uguali! Quale devo mettere prima?

La regola è che, a “parità”, si scrive prima la parola con meno lettere.

In questo caso scriverò prima PESCE e poi PESCEGATTO.

ANTILOCAPRA   ANTILOPE   BUE   COCCINELLA   PESCE   PESCEGATTO   ZANZARA

E se dovessimo mettere ordine al nostro nome?

Come prima cosa scriviamo, rigorosamente in disordine, la prima lettera del nostro nome, le prime due, le prime tre, e così via! RIGOROSAMENTE IN DISORDINE! Altrimenti come faremmo, poi, a sistemarle?

Facile: riordineremo scrivendo la “parola” con una lettera, poi quella con due, con tre, continuando sino a quando non abbiamo trascritto per esteso il nostro nome.

Ecco il mio:

LIN   LINOH   LINOHERMEL   L   LINOHERM   LINO   LINOHE   LINOHER   LI   LINOHERME

Riordinando:

L   LI   LIN   LINO   LINOH   LINOHE   LINOHER   LINOHERM   LINOHERME   LINOHERMEL

E l’enigma misterioso? Ermellinissimamente subito!

“UNA LETTERA PER TACERE

DUE LETTERE? CERTAMENTE!

TRE LETTERE PER LA “COM” IN TV

QUATTRO LETTERE: DOVE E’ MESSA?

CINQUE LETTERE SUONANO IN INDIA

E SEI LETTERE? DICE IL VATE: PER PUZZARE!”

                                                                                                              Prof. Lino Hermel

 



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