ORDINE CRESCENTE

   Ermellinissime ed ermellinissimi,

i numeri servono per COQ, ricordate?

CONTARE, ORDINARE, QUANTIFICARE.

Nei post precedenti abbiamo visto il CONTARE.

Iniziamo a vedere cosa si intende con ORDINARE.

Ordinare significa “mettere a posto seguendo regole precise”.

Se, per contare, si usano i numeri CARDINALI, per ordinare si utilizzano, appunto i NUMERI ORDINALI.

Facciamo finta che ci sia una classifica: ci sarà chi è arrivato PRIMO, chi SECONDO, chi TERZO, chi ULTIMO.

                                       

Ecco uno dei podi olimpici più famosi di tutti i tempi. Non per il risultato, ma per il significato del gesto.

Il vocabolario Treccani on line, che consiglio caldamente di consultare quando siete incerti sul significato di una parola, dice che “ultimo” significa Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi”. Essendo in fondo ad un elenco ordinato di numeri, possiamo assimilarlo a un numero, se inserito in una sequenza.

https://www.treccani.it/vocabolario/ultimo/

Ma quali tipi di ordini possiamo avere^

Quelli più comuni sono:

·         ORDINE CRESCENTE

·         ORDINE DECRESCENTE

·         ORDINE ALFABETICO

ORDINE CRESCENTE

Considerando un elenco di numeri, possiamo metterli in ordine crescente scrivendo DAL MINORE AL MAGGIORE. Il simbolo di MAGGIORE è >. Il simbolo di MINORE è <.

Si tratta di simboli matematici che sono rappresentati da due segmenti consecutivi non adiacenti.

Se mettiamo lettere agli ESTREMI di questi due segmenti, ne vedremo da una parte due e dall’altra uno solo. La parte con due estremi, o due lettere, è la “parte maggiore”.


                                                                          


La parte con le lettere A e C è maggiore rispetto alla parte in cui è presente la sola lettera B.

Oppure, detto in altro modo, la parte a sinistra del simbolo, è minore della parte a destra del simbolo. Oppure la parte a destra è maggiore della parte a sinistra.

Quindi non è strettamente necessario imparare a memoria i due simboli.

Con i numeri, possiamo scrivere, se “f” è un numero e “g” un altro numero:

f > g

se il numero f è maggiore del numero g. Infatti il simbolo ha due vertici dalla parte di f!

Possiamo anche dire che g è minore di f, infatti dalla parte di g c’è solo un vertice.

Potrebbe anche essere che

f < g

se il numero f fosse minore del numero g.

Oppure, detto in altro modo, il numero g è maggiore del numero f. Infatti, dalla parte di g, ossia nella parte destra del simbolo, ci sono due estremi.

Prima di tutto bisogna considerare l’ordine delle unità. Le unità, disposte in ordine crescente, sono:

0;1;2;3;4;5;6;7;8;9

Possiamo considerare questo anche l’ordine delle cifre del SISTEMA DI NUMERAZIONE DECIMALE POSIZIONALE.

Mettendo numeri naturali in ordine crescente, sarà maggiore il numero con più cifre.

873.201 > 98.674

Il numero a sinistra è formato da 6 cifre, mentre il numero a destra da 5 cifre. Quindi il numero a sinistra è maggiore!

A parità di cifre si considera maggiore il numero che ha la prima cifra, seguendo l’ordine scritto sopra, maggiore:

74.098 < 83.867

Sono entrambi formati da 5 cifre. Si considera, in questo caso, la cifra più a sinistra. Il primo numero ha la cifra 7, il secondo numero ha la cifra 8. Il numero con cifra 8 è maggiore.

Se la prima cifra a sinistra è uguale, si passa a quella successivamente a sinistra. E si prosegue sino a quando, a parità di posizione, una cifra è maggiore. Con un esempio:

86.549 > 86.528

Entrambi i due numeri hanno 5 cifre. La prima cifra a sinistra è uguale. Anche quella subito dopo, da sinistra, il 6, è uguale. Si considera la cifra ancora a sinistra: sono entrambe 5. Si prosegue con il confronto delle cifre ancora più a sinistra. Finalmente ci sono due cifre diverse: un 4 e un 2! Poiché 4 è maggiore di 2, il numero 86.549 è maggiore del numero 86.528.

Come sempre, ecco il fatidico ermellinese enigma misterioso. Si tratta di una frase-citazione del professore:

OCCASIONI PERDUTE SULLA PIATTAFORMA iNATURALIST

“MERAVIGLIOSO: ERMELLINI, IENE LIBICHE E LINCI! ORAMAI… NON HO REGISTRATO!”

Il titolo NON è da considerare parte dell’enigma.

Al solito: cosa si nasconde nell’enigma ermellinese?

                                                                                                                                   Prof. Lino Hermel



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